PLASTICA NEGLI OCEANI
Relazione di Educazione Civica
Yassine Zarouali
01
Che cosa è la “Plastica
negli oceani”?
Plastica negli Oceani
03
Soluzioni e Proposte per
contrastare il Fenomeno
02
Come avviene questo
Fenomeno
Le Politiche Nazionali e
Internazionali adottate
04
Che cosa è la“Plastica negli oceani”?
01
Ma Andiamo con Ordine
La “Plastica negli oceani” è uno dei
tipi di inquinamento più preoccupanti
di questa nostra epoca
Che cos'è la Plastica?
La Plastica
La “Plastica” è un prodotto
sintetico a lunga conservazione
formato da polimeri.
Tra i prodotti dell’attività umana è
uno di quelli che si degrada
meno velocemente. Per essere
completamente degradato sono
necessari infatti centinaia di anni.
La Plastica
La plastica fa parte
della nostra vita
quotidiana ed è
contenuta in moltissimi
dei prodotti e degli
imballaggi che usiamo
quotidianamente. Si
calcola che negli ultimi
65 anni ne sono state
prodotte 8300 milioni di
tonnellate.
Se non correttamente
riciclata o incenerita la
plastica si accumula
come scarto a terra e
in acqua e finisce in
seguito in mare. I rifiuti
nel mare provocano
l’inquinamento
marittimo, detto anche
inquinamento delle
acque marine.
Che cos'è l’Inquinamento
Marittimo?
Partiamo parlando dei numeri
4 - 12
Le milioni di tonnellate
di plastica che
finiscono negli oceani
di tutto il mondo ogni
anno
80%
Percentuale aumento
dell’inquinamento del
mare derivante da
Plastica
4/5
Rifiuti di plastica che
entrano nel mare
sospinti dal vento o
trascinati dagli scarichi
urbani e dai fiumi
Inquinamento Marittimo
Le fonti di inquinamento nel mare più diffuse
sono gli scarichi urbani e industriali di
sostanze organiche: attaccati da
microrganismi che consumano ossigeno,
questo finisce per essere tolto agli altri
organismi marini. In alcuni casi gli scarichi
urbani e industriali contengono anche
sostanze non degradabili, come metalli
pesanti e sostanze radioattive, che
avvelenano l’acqua provocando la moria di
pesci.
Come avviene questo Fenomeno 02
Plastica negli Oceani
La plastica nel suo processo di biodegradazione passa per
diversi stati e dimensioni. Scambiata per pesce o per plancton
viene ingerita dagli esseri viventi mettendone a repentaglio la
salute. Polimeri di plastica sono stati trovati in tutti i mari inquinati
del mondo, dai ghiacci artici ai mari chiusi.
Bottiglie, imballaggi, reti da pesca, sacchetti, fazzoletti, mozziconi
e qualunque altro oggetto in plastica una volta finito in acqua si
spezza in frammenti più piccoli per azione dell’erosione dell’acqua
e delle correnti.
Questi frammenti possono raggiungere dimensioni
microscopiche inferiori ai 5 mm di diametro e costituiscono
una fra le principali cause di morte per soffocamento di
molti pesci ed uccelli marini quando vengono scambiati per
cibo.
Secondo gli studi più recenti sono 115 le specie marine a
rischio, dai mammiferi agli anfibi, passando per i volatili. Le
cause di morte sono soffocamento e ingestione, ma anche
intrappolamento e ferite.
Plastica negli Oceani
Soluzioni e Proposte per
contrastare il Fenomeno
03
Plastica negli Oceani
Le soluzioni per ridurre il problema
dell’Inquinamento Marittimo da plastica non
possono non passare per la riduzione della
produzione e consumo di plastica.
Il consumatore stesso non deve
sottovalutare il rapporto plastica e
ambiente e tra la plastica e l’inquinamento.
Deve optare per prodotti con meno
imballaggi, per borse in stoffa, batterie
ricaricabili ecc…
Plastica negli Oceani
La parola d’ordine è riusare e recuperare: scegliere il vuoto a
rendere, il vetro al posto della plastica, inventare nuovi utilizzi per
un oggetto che ha perso la sua funzione.
Adottare la raccolta differenziata e farlo con attenzione aiuta a
garantire un corretto riciclo della plastica.
Oltre all’azione dei singoli, negli ultimi anni abbiamo assistito a
progetti interessanti come The Ocean Cleanup, come
#RethinkPlastic del network Plastic Oceans e a numerose attività
di sensibilizzazione.
Le Politiche Nazionali e
Internazionali adottate
04
L’Italia e gli Stati Europei
L’Italia ha rimosso dal mercato i
cotton fioc prodotti con
bastoncini di plastica
sostituendoli con bastoncini
biodegradabili, a partire dal
2019. Gli stati europei tra cui
l’Italia hanno abolito l’uso delle
shopper in plastica
sostituendole con quelle
biodegradabili, ma ancora molto
c’è da fare.
Nel Mondo
“Ripulire i fiumi”, è uno tra le principali
fonti di rilascio di materiali plastici nelle
acque salate di mari ed oceani, dovrebbe
essere nell’agenda degli stati a livello
internazionale.
Purtroppo una recente risoluzione
dell’Environmental Assembly delle Nazioni
Unite sul tema dell’inquinamento Marittimo
da plastica è stata rimandata al mittente
da parte di Stati Uniti, Cina ed India, che
figurano tra i maggiori produttori mondiali
di rifiuti plastici.
Le Politiche contro l’inquinamento
Marittimo da plastica incontrano
interessi economici e industriali
contrari a che venga ridotta
produzione e consumo di plastica e la
via per cambiare tali assetti e
diminuire i rifiuti in mare e
l’inquinamento Marittimo è ancora in
salita.
Plastica negli Oceani
Fine.
Crediti
Testo e Impaginazione: Yassine Zarouali
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Immagini: Freepik
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